
Teatro del Giglio gloria e tradizione
Il 19/08/1672 il Consiglio della Repubblica di Lucca nominò una commissione incaricata di costruire un teatro lucchese. Il teatro, battezzato Teatro Pubblico, realizzato sotto la direzione dell'architetto Padreddii ebbe vita corta, infatti il 12 febbraio 1687 fu distrutto da un'incendio. Nuovo progetto e nuova costruzione con cerimonia inaugurale nel 1693. Con il tempo venne poi rimodernato sotto la guida dell'architetto Lazzarini. Venne rifatta la sala, aggiunti diversi ordini di palchetti e il loggione. Nuova inaugurazione nel 1819. Con l'avvento del governo borbonico, assunse il nome di "Teatro del Giglio" dallo stemma della famiglia.
Al Giglio venne realizzata la prima rappresentazione in Italia del "Gugliemo Tell" di Rossini, nel 1836 ospitò Giuseppina Strepponi, poi moglie di [[Giuseppe Verdi]] e fu a partire dagli ultimi anni del 1800 che il Giglio fece una carrellata di successi di maestri lucchesi. Iniziò [[Giacomo Puccini]] nel 1891 con Edgar, nel 1892 Catalani con Wally (interprete Luisa Gilboni e direttore [[Arturo Toscanini]]). Nel 1893 Puccini con Manon Lescaut, nel 1894 Gaetano Luporini con I dispetti amorosi e Collana di Pasqua. nel 1896 Bohème di Puccini, a iniziare il secolo fu di nuovo Puccini con Tosca, rappresentata per ben 18 serate. Nel 1902 Angeloni con il dramma in montagna, nel 1907 Puccini con Madama Butterfly nel 1908 Luporini con Nora, nel 1910 Bianca di Lamberto Landi, nel 1911 la fanciulla del west di Puccini, nel 1912 Santa Poesia di Domenico Cortopassi.
Nel 1956 vi fu una nuova chiusura per la trasformazione del piano alto da loggione a galleria e poi di nuovo attività che tutt'oggi continua tra alti e bassi, costi e polemiche ma sicuramente un teatro che può vantare una attività di oltre 300 anni durante i quali si esibirono cantanti e artisti di fama mondiale. Basti pensare che nei secoli scorsi il Giglio fu classificato terzo in Italia dopo la Scala di Milano e l'Opera di Roma.
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