Il fiume Serchio

Con i suoi 110 km di lunghezza il Serchio percorre un lungo tragitto che inizia nell'alta Garfagnana in una grande conca che si estende dalle aspre vette delle [[Alpi Apuane]] fino ai verdi crinali dell'Appennino Tosco-Emiliano.
Le sue plurime sorgenti si raccolgono in due rami principali. Il primo, chiamato Serchio di Gramolazzo, proveniente dalla Alpi Apuane. Il secondo, cosidetto Serchio di Soraggio o Sillano, è di origini Appenniniche. Non esiste in realtà una vera sorgente, bensì una fitta ragnatela di sorgenti e di infiltrazioni subalvee, come non si può nemmeno identificare  una sorgente particolarmente importante o più ricca di altre. Infatti solo dopo che tutti i rami e i corsi si sono riuniti in uno solo oltre Piazza al Serchio si forma veramente il fiume.
Qui inizia il lungo cammino del Serchio che scende verso Castelnuovo e poi si dirige verso la piana di Lucca dove scorre in un alveo artificiale.
Fino a Calavorno il fianco apuano resta il principale alimentatore del fiume, a valle di Calavorno invece è maggiore l'apporto di acqua di provenienza appenninica (torrente Fegana e torrente Lima provenienti dai monti dell'Abetone).
Lambisce le colline di Diecimo e la conca di Valdottavo, si immette fra le ripide strette di Rivangaglio per poi affacciarsi a Sesto di Moriano nella pianura di Lucca.
Una volta ricevute le acque dell'affluente Freddana, lambisce S. Alessio e Carignano da destra e Borgo Giannotti, S. Anna e Nave da sinsitra. Superata la stretta di Ripafratta bagna Vecchiano, e si getta finalmente nel Mare Tirreno tra Migliarino e San Rossore a nord dalla foce dell'Arno.

Serchio

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